Macchia d’erica e corbezzolo

Questa tipologia di vegetazione, a dominanza di piante sempreverdi, costituisce una fascia di transizione tra la macchia mediterranea e i boschi.  E’ caratterizzata da coperture molto elevate, con prevalenza di erica (Erica arborea L.) e corbezzolo (Arbutus unedo L.). Le macchie sono trattate quasi sempre come ceduo. La ceduazione è una gestione del bosco che ne prevede il taglio periodico ed è adatta a piante dalle cui ceppaie rinascono nuovi fusti.

Erica

Nome botanico: Erica Arborea L.
Famiglia: Ericaceae
Nome in inglese: Tree Heather

Il nome deriva da erekein “colei che rompe la roccia” (con riferimento al fatto che le sommità fiorite dell’erica, in infuso, rompono i calcoli renali).

L’erica è una pianta spontanea a crescita lenta, arbustiva e cespugliosa con fusto rossastro, di altezza compresa tra 1 e 6 metri. Pur essendo un sempreverde, in inverno le foglie mutano assumendo un colore dorato. Cresce nei boschi di sempreverdi e nella macchia mediterranea anche fino a un’altitudine di 1000 metri. Predilige esposizioni soleggiate. È una specie pirofita, cioè resistente al fuoco in quanto, dopo un incendio, si rigenera facilmente dai polloni*.

Ha foglie coriacee, persistenti, lineari, aghiformi. I fiori sono bianchi, campanulati. I frutti sono capsule che contengono piccoli semi. Fiorisce da marzo a maggio.

*Polloni: rami originati da gemme avventizie che si formano su parti già adulte della pianta.

Corbezzolo

Nome botanico: Arbutus unedo L.
Famiglia: Ericaceae
Nome inglese: Strawberry Tree

Il nome botanico deriva probabilmente dal celtico arbutus che vuol dire “acerbo, astringente” mentre unedo deriverebbe dall’espressione latina uno tantum edo “ne mangio uno soltanto”, dovuta al fatto che il frutto può provocare nausea e stitichezza.

Il corbezzolo è un arbusto sempreverde che può raggiungere gli otto metri d’altezza, tipico della macchia mediterranea. Si trova tra lecci e mirti e cresce fino a un’altitudine di 1000 metri. Le foglie, di colore verde scuro sulla pagina superiore, sono coriacee, lucide ed ovali. I fiori bianchi o rosati hanno la forma di una campanella (campanulati) e sono riuniti in pannocchie pendule. La fioritura si ha tra ottobre e novembre. È una buona pianta mellifera*. I frutti sono bacche globose di colore rosso vivo quando raggiungono la maturazione, ricoperte di tubercoli da cui il nome dialettale “sorba pelosa”.

* Pianta mellifera: pianta che col nettare dei fiori fornisce cibo alle api