Si tratta di boschi tipici dell’area mediterranea, dove la vegetazione è costituita in prevalenza dal leccio (Quercus ilex L.); si tratta di una latifoglia sempreverde che raggiunge in media gli 8/12 metri di altezza s.l.m. e si spinge fino ai 500/600 metri, ma può arrivare anche ai 1000 metri, con copertura dello strato arboreo in genere molto elevata.
In questi boschi si trovano anche numerose altre specie quali l’alaterno (Rhamnus alaternus L.), il corbezzolo (Arbutus unedo L.), l’alloro (Laurus nobilis L.), cespugli di mirto (Myrtus communis L.), il lentisco (Pistacia lentiscus L.), l’erica (Erica arborea L.), con ampia diffusione di specie lianose come, ad esempio, la robbia selvatica (Rubia peregrina L.).
Lo strato erbaceo è caratterizzato da coperture particolarmente basse a causa della scarsa quantità di luce che riesce a penetrare nel sottobosco. Le specie più comuni sono il pungitopo (Ruscus aculeatus L.), l’asparago (Asparagus acutifolius L.), il ciclamino (Cyclamen hederifolium Ait.).