Boschi a dominanza di leccio

Sono boschi termofili, caratterizzati dalla presenza del leccio (Quercus ilex L.), localizzati prevalentemente su versanti con pendenze elevate. Prevalgono nell’area collinare e submontana, a quote comprese tra il livello del mare e gli 800 metri. Generalmente sono di piccola estensione negli ambiti costieri. La copertura dello strato arboreo è quasi sempre molto consistente (> 90%).

Leccio

Nome botanico: Quercus ilex L.
Famiglia: Fagaceae
Nome inglese: Holm

Il nome deriva dal celtico Kaer-Quer, “bell’albero” o dal greco “ruvido”, per la corteccia ruvida.

Il leccio è una pianta mediterranea antichissima, con accrescimento lento, che può raggiungere i 25 metri di altezza. Cresce nella macchia mediterranea sempreverde, fino a un’altitudine di 700-1000 metri, dove forma boschi puri (le leccete) o boschi misti con le piante di corbezzolo, alloro, lentisco, alaterno.

La chioma è fitta e rotonda, costituita da foglie che cadono ogni due anni. Queste sono seghettate nelle piante giovani, come difesa dai predatori, e invece lisce, coriacee e coperte da una leggera peluria sulla pagina inferiore in quelle adulte. I fiori maschili sono riuniti in amenti* penduli e dorati, i fiori femminili sono riuniti in spighe. Il frutto è una ghianda ricoperta da una cupola. La foglia del leccio somiglia a quella dell’alloro e dell’agrifoglio.

*Amento: infiorescenza con asse allungato