Predominanza di boschi di castagno e sistemi agricoli estensivi non irrigui

Si tratta, generalmente, di formazioni con uno strato arboreo la cui altezza oscilla fra i 4 e i 10 metri, dominato dal carpino orientale (Carpinus orientalis Mill.) misto ad altre specie come, ad esempio, l’orniello (Fraxinus ornus L.). Questi boschi sono di origine secondaria in quanto rappresentano una fase di degradazione di altre formazioni boschive; sono utilizzati per la produzione di fascine con turni di ceduazione (taglio del bosco adatto a piante dalle cui ceppaie rinascono nuovi fusti). La pratica della ceduazione è molto diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo. Dai cedui si ottiene legna da ardere e paleria. Tra le specie presenti nello strato arbustivo si trovano il biancospino (Crataegus monogyna Jacq.) e l’asparago (Asparagus acutifolius L.).

Carpino orientale

Nome botanico: Carpinus orientalis Mill.
Famiglia: Betulaceae
Nome inglese: Eastern Hornbeam

Il nome carpinus deriva dal celtico car “legno” e pin “testa”. Il legno, infatti, si usava per fabbricare i gioghi dei buoi; orientalis si riferisce alla provenienza orientale della specie. Il carpino orientale è un arbusto, o piccolo albero, che cresce fino a 1100 metri s.l.m. con fusto irregolare e corteccia bruno-grigiastra. Le foglie sono lanceolate con margine seghettato verde chiaro. I fiori sono riuniti in spighe pendenti (amenti); gli amenti con i fiori maschili sono stretti e brevi mentre quelli con i fiori femminili sono ovati e allungati. I frutti, detti nucule, sono secchi, non si aprono a maturazione e sono ricoperti da foglie modificate (brattee).